Il Decreto Legislativo n. 231 del 2001 ha introdotto nell'ordinamento italiano il concetto di responsabilità amministrativa delle imprese per reati commessi da amministratori, manager o dipendenti, collegando ed esse pesanti sanzioni pecunarie o interdittive. La disposizione prevede infatti l'attribuzione di alcuni tipi di reati non più solo alle persone fisiche che hanno commesso l'illecito, ma anche e soprattutto alle persone giuridiche quali ad esempio le società per cui lavorano.
I principali reati previsti da tale decreto sono quelli verso le Pubbliche Amministrazioni (quali truffa, concussione, corruzione, indebita percezione di erogazioni pubbliche, ecc.) e la maggior parte dei reati societari.
L'impresa può essere esentata dalla responsabilità (art. 6 del D.Lgs. 231/01) se fornisce la prova di aver efficacemente adottato, prima della commissione del fatto, modelli di organizzazione e gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi, di vigilare sull'osservanza di tali modelli e che il reato è stato attuato da un soggetto che abbia eluso fraudolentemente i modelli di organizzazione e controllo.
In considerazione di quanto esposto risulta fondamentale l'adozione di un modello di organizzazione e gestione non solo per le imprese che hanno rapporti con le Pubbliche Amministrazioni (partecipazione a gare, contributi pubblici, ecc) ma anche per tutte quelle che rischiano di incorrere in illeciti societari.
Il 15 dicembre 2010, in conformità con gli obiettivi e le disposizioni previste, il Consiglio di Amministrazione della Scuola Provinciale Apprendisti Edili ha approvato e adottato il Codice Etico, cui ha fatto seguito l'assunzione di un modello di organizzazione, gestione e controllo. Il Codice Etico può definirsi la carta dei diritti e doveri che stabilisce la responsabilità etico sociale ed oggettiva dei "portatori d'interesse" (Organi Sociali, Soci, Dipendenti, Collaboratori, Consulenti, Fornitori, Clienti, Pubblica Amministrazione, ecc.) nei confronti della Scuola Provinciale Apprendisti Edili e viceversa, sia in termini di principi generali sia in termini di condotte attese.
Il modello organizzativo previsto dal D.Lgs. 231/01 deve:
Il Modello di organizzazione e gestione è stato aggiornato ed approvato dal Consiglio di Amministrazione della Scuola Provinciale Apprendisti Edili il 15 dicembre 2010. Il Modello è suddiviso in una Parte Generale, contenente le prescrizioni del Decreto Legislativo, le funzioni e gli obiettivi del Modello stesso, le funzioni di controllo interno, e in una Parte Speciale, contenente le Disposizioni relative ai processi sensibili.
L'Organismo di Vigilanza della Scuola Provinciale Apprendisti Edili si è costituito il 22 dicembre 2010, con l'obiettivo di verificare il funzionamento e la corretta osservazione del Modello Organizzativo.
In particolare l'ODV è chiamato a svolgere i seguenti compiti:
L'Organismo di Vigilanza della Scuola Provinciale Apprendisti Edili è composto dai seguenti membri:
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